giovedì 28 maggio 2009

Puntare sugli investimenti europei per rilanciare l’economia ed il paese.

Sono pienamente convinto che la ricerca e l’innovazione siano alla base di una società che possa veramente evolversi nel tempo e crescere di giorno in giorno. Non la penso solo io così. E’ un opinione condivisa da tutto il mondo accademico e scientifico, ma troppo spesso nel nostro paese dalla teoria non si è passati alla pratica. I fondi destinati alla ricerca sono sempre troppo scarsi per garantire quel processo di crescita e innovazione costante che un economia avanzata come quella italiana dovrebbe mantenere.
Se è vero che la crisi economica è un altro ostacolo alla ricerca (i fondi sono già pochi, nel corso di quest’anno sono stati più volte azzerati), sono convinto che proprio in momenti come questi è necessario trovare nuove soluzioni che possano sollevarci, piuttosto che tamponare o rilanciare vecchi modelli. E dobbiamo, secondo me, fare riferimento all’Europa e soprattutto ai finanziamenti che essa è disposta a stanziare. In passato non siamo riusciti ad accedere a tali fondi in gran parte per disinteresse e assenteismo dei nostri rappresentanti o mancanza di progettualità ed idee. Ora è arrivato il momento di invertire la rotta e di utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione.
Si aprirebbero molteplici possibilità anche per i nostri giovani: i neolaureati troppo spesso rimangono disoccupati o in attesa di un lavoro che possa premiare il loro impegno dedicato allo studio. Non possiamo permettere ai nostri cervelli migliori di scappare all’estero solo perché qui non trovano un lavoro o non possono dedicarsi alla ricerca. Se continuiamo così si prospetta un futuro incerto per l’Italia. Ma io e tutti coloro che, come me credono, nel nostro paese e vogliono impegnarsi seriamente in Europa, non permetteremo che i nostri figli siano mandati allo sbaraglio oppure cadano nella depressione. Il mio staff elettorale è composto in maggior parte da giovani e mi rendo conto giorno dopo giorno che sono una risorsa fondamentale, instancabili e pieni di idee. Dobbiamo avere il coraggio di scommettere sulle loro idee e dobbiamo garantire loro una formazione sufficiente in un mondo del lavoro pronto ad assorbire le loro richieste. Questo è il punto centrale del mio programma rivolto ai giovani, come i miei figli.

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Grande convention di Luciano Garofano al castello di Felino

Grande convention di Luciano Garofano al castello di Felino. Numerose personalità di rilievo dell'universo parmigiano si sono alternate nel portare il loro sostegno al candidato al Parlamento Europeo per la lista dell'autonomia. Durante il discorso di apertura Luciano Garofano ha voluto sottolineare il suo impegno in Europa; un impegno forte e costante come quello che ha dedicato al Ris di Parma e alla sua carriera nell'Arma dei Carabinieri. Se verrò eletto, ha detto durante la sua presentazione, dedicherò tutte le mie forze affinchè l'italia venga finalmente rappresentata in Europa: non possiamo più permetterci quell'assenteismo che per troppi anni ha caratterizzato i nostri europarlamentari. E' ora di prenderci le nostre responsabilità.Visto che le leggi approvate in Europa influenzano la quotidianità e gli interessi di tutti, una presenza attiva e responsabile diventa un elemento indispensabile. Dobbiamo, noi italiani, partecipare al processo decisionale europeo. Basta con cantanti e veline: non ci possono rappresentare: servono persone competenti che possano davvero contribuire a rendere l'Italia protagonista in Europa.

In molti si sono chiesti se la sua attuale carica sia compatibile con l'impegno europeo: assolutamente no, ha detto Luciano Garofano:"Se verrò eletto mi dedicherò soltanto all'impegno europeo. non dimentichiamoci che il ruolo di pubblico ufficiale attribuito ad un ufficiale dei carabinieri come me, è incompatibile con la carriera politica."

La serata è proseguita con brindisi e auguri al Colonnello sceso in politica. In molti hanno espresso la loro fiducia nei confonti di Luciano Garofano: è un uomo onesto, noi ci crediamo davvero alle sue parole; la voce unanime di alcuni cittadini di Felino presenti all'incontro.

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