martedì 2 giugno 2009

Le impressioni e le richieste della gente


Durante il suo tour in Emilia Romagna e Triveneto che si concluderà domani, Luciano Garofano, candidato nella circoscrizione italia nord est ha potuto raccogliere in incontri privati e pubblici, riunioni in bar o in piazze dei mercati della zona, le impressioni e le richieste di gente comune, artigiani, professionisti e imprenditori.

Ecco alcune delle principali preoccupazioni e problemi, nonché richieste che gli sono state rappresentate.


Durante un incontro nei pressi di Padova, un operaio in cassa integrazione da ormai un anno ha sollevato le difficoltà che lui e suoi colleghi impiegati nelle aziende del petrolchimico di Porto Marghera stanno vivendo in questo periodo. Infatti una delle più grandi imprese rischia il fallimento e il conseguente licenziamento dei lavoratori. E Luciano Garofano richiama le banche a concedere il credito a queste imprese affinchè possano passare il momento di crisi e rilanciarsi sul mercato. Credito da impiegare non solo per sanare i debiti ma anche per investire su innovazione e ricerca, componenti essenziali per migliorare la competitività e garantire agli operai un futuro più sicuro. E poi Garofano ritiene importante anche rivedere gli strumenti della cassa integrazione e dell’indennità di disoccupazione, credo sia necessario razionalizzare il sistema di concessione di tali aiuti a prescindere dalla grandezza e dal numero di dipendenti dell’impresa.

Un imprenditore agricolo, intervenendo durante un incontro ha detto: “Producendo vino di qualità ho parecchie spese perché curo ogni singola fase della produzione. Ho bisogno che i miei vini siano difesi e valorizzati. Non posso competere con chi produce vini di bassa qualità a costi ridottissimi senza un sistema di controllo che premi la qualità e la genuinità del mio prodotto. Il candidato al Parlamento europeo ha risposto che proprio in Europa possono trovarsi le risorse economiche e normative per difendere il made in Italy ed evitare il paradosso che porta alla imitazione indiscriminata dei nostri prodotti ostacolandone la diffusione e minandone l’apprezzamento da parte dei consumatori. Non solo. I nostri prodotti di eccellenza devono essere sfruttati anche sul piano del turismo. Insieme ad una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale, si può davvero rilanciare il nostro paese e attirare gli stranieri ad apprezzare la nostra cultura e le nostre tradizioni.

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